Prisca Agustoni
Biografia -
Bibliografia - Inventario
di voci - Critica - Poesie
Biografia |
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Prisca Agustoni
(1975) è nata e cresciuta in Ticino,
ha vissuto a Ginevra dal 1994 al 2002, dove si
è laureata in Lettere Ispaniche e Filosofia
e ha ottenuto il Master in Études Genre
con una dissertazione che prende in considerazione
la rappresentazione della donna nera e mulatta
nella poesia vanguardista latinoamericana della
prima metà del ventesimo secolo. Attualmente
vive tra il Brasile, dove prepara una tesi di
dottorato in Letteratura Comparata, e la Svizzera.
È traduttrice di poesia di lingua spagnola
e portoghese, con pubblicazione in riviste letterarie
brasiliane (revista Babel, Curitiba; revista
Cacto, San Paolo; Cigarra, San Paolo;
Suplemento Literário de Minas Gerais,
Belo Horizonte, Jandira, Juiz de Fora),
svizzere (Bloc Notes; Feuxcroisés, Boletín
Hispánico Helvético) e italiane
(Sagarana; L'immaginazione; El Ghibli; Semicerchio).
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Siede nel consiglio editoriale della
rivista letteraria Jandira, pubblicata in Brasile e collabora
regolarmente con la rivista on-line www.revista.agulha.nom.br.
Poetessa, scrive inoltre racconti per la gioventù,
utilizzati in alcune scuole elementari del Brasile per il
processo dell'alfabetizzazione dei bambini.
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Bibliografia |
Poesia
Traduzioni,
Traduções. Belo Horizonte, Mazza Edições,
1999. |
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Verefkin e
altre poesie. In: Bloc
Notes. n°43, 2001, p. 161-167. |
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Inventario
di voci (bilingue italiano/portoghese). Con prefazione
di Maria José Somerlate Barbosa. Belo Horizonte,
Mazza Edições, 2001. |
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Sorelle di
fieno (bilingue italiano/portoghese). Belo Horizonte,
Mazza Edições, 2002. |
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Días
emigrantes y otros poemas (raccolta poetica di testi
in spagnolo). Con prefazione di Martha L. Canfield. Belo
Horizonte,
Mazza Edições, 2004. |
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Poemas.
In: Boletín Hispánico
Helvético. Historia, teoría(s), prácticas
culturales. Département de Langues et de Littératures
Romanes de l'Université de Genève / Editorial
Visor de Madrid, n°3, 2004. |
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La Morsa, Editeur Alla chiara fonte, 2007. |
Racconti per la gioventù
Coleção
Bilbeli. 14 brevi racconti per l'alfabetizzazione.
Franco Editora, Juiz de Fora, 2002-2003. |
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A menina do
guarda-chuva invisível. Franco Editora, Juiz
de Fora, 2002. |
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Histórias
de Longeperto. Franco Editora, Juiz de Fora, 2004.
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A neve ilícita : contos, Funalfa Edições, Juiz de Fora, 2006. |
Traduzioni
Ana Cristina César
e Alejandra Pizarnik. Poesie. In: Bloc
Notes. n°43, 2001. |
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Poesia brasiliana
contemporanea: i poeti dell' "Abre Alas" di
Minas Gerais, 1980-2000. Con testo a fronte. In: Rivista
Semicerchio, numero XXVI-XXVII. Firenze, Casa Editrice
Le Lettere, 2002. |
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Jenaro Talens. Poemas. In: Espelhos
que vivem uns dos outros/ Espejos que viven unos de
otros. Ginevra. Edizioni Livraría Camões,
2003.
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Elisa Biagini.
A poesia italiana do corpo e dos objetos vivos. Intervista
e traduzione di poesie. In: Suplemento
Literário de Minas Gerais. Belo Horizonte
/Brasile, aprile 2004, n° 1267. |
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Fabrício
Marques. Dez conversas
(Entrevistas com 10 poetas brasileiros contemporâneos).
Belo Horizonte, Autêntica Editora, 2004 (traduzione
del libro dal portoghese allo spagnolo). |
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Cinco poetas
em Juiz de Fora, Minas Gerais, Brasil (selezione e
traduzione a cura di Prisca Agustoni). In: Ricerca
Research Recherche. Edizioni Milella di Lecce,
Italia, 2004,p. 393- 437. |
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Poesia italiana
contemporânea: cinco poetas: Massimo Scrignoli,
Antonio Rossi, Andrea Trombin Valente, Stefano Raimondi,
Giovanni Orelli. In: Jandira
(rivista). Juiz de Fora /Brasile, settembre 2004, n°
1. |
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Inventario
di voci |
ISBN 85-7160-194-1
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Nelle pagine di Inventario
di voci, la poesia di Prisca Agustoni considera
varie "soglie udibili" : la delicatezza
della voce poetica e l'espressività delle
parole inducono il lettore / osservatore a captare
il minor suono percettibile. (...) Nelle poesie
di Inventario di voci la tessitura delle parole
e le connesssioni sotterranee che si stabiliscono
fra loro descrivono incanti sempre rinnovati di
fronte alle scoperte, alle piccole nascite giornaliere
e alle modeste sorprese quotidiane.
Nas páginas de Inventário
de vozes, a poesia de Prisca Agustoni discursa
vários "limiares audíveis",
ou seja, a suavidade da voz poética e a
expressividade das palavras levam o leitor/ observador
a captar o menor som percepível. (...)
Nos poemas de Inventário de vozes a tessitura
das palavras e as conexões subterrâneas
que se estabelecem entre elas descrevem encantos
sempre renovados diante das descobertas, dos pequenos
nascimentos diários e das modestas surpresas
cotidianas.
Maria José Somerlate
Barbosa, saggista,
professoressa di Letteratura, in Università
dell'Iowa.
Prisca Agustoni, Inventario
di voci, bilingue italien/portugais, Mazza Ediçoes,
2001
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Critica |
"Il dato di questa migrazione
personale e linguistica [...] si specchia qui nelle storie
di ´voci femminili che ci narrano l'esperienza dell'esilio
- dalle valli della Svizzera italiana oltre il valico del
San Gottardo, frontiera fisica e simbolica tra il Nord ed
il Sud del Paese, tra la lingua italiana e il tedesco. All'inizio
del XXo secolo molte giovani ragazze partirono dal Ticino
per essere impiegate come tessitrici in convitti diretti dalle
suore, abbandonando l'universo mítico della natura
per entrare in quello storico della produzione industriale".
La frontiera interna, ancora una volta culturale e linguistica
[...], iniziatica [...], tra lo sradicamento delle anonime
protagoniste e l'intimità di scoprirsi sorelle di fieno,
condividendo le notti sulla stessa paglia, ci portano nel
paese al centro dell'Europa, Che più di altri può
raccontare storie sugli acuti contrasti tra arcaísmo
autoctono e modernità, radicamento e migrazione (in
questi stessi paesaggi si svolgono le storie di asilanti dei
nostri giorni raccontate da Fabio Pusterla). I toni del racconto
sono quelli della narrazione lirica: ´Il vapore nascose
il miraggio / nella tana delle Volpi. / In quell'anno / nevicò
gelo.' Gli spazi linguistici sono quelli stretti di metafore
di un espressionismo stilistico essenziale[...]. Ma se tale
repertorio figurale si muove all'interno di percorsi comunque
noti della ´scrittura femminile', la riuscita del libro
tiene anche al fatto che alla voce dell'autore si sovrappone
come voce di teatro quella recitante delle protagoniste [...].
La voce dell'autrice, invece, la avvertiamo più forte
quando si libera in svolgimenti di una scioltezza ariosa davvero
poco italiana e che attribuiremo senz'altro alla vena luso-brasiliana
soggiacente alla formazione di questa poesia."
Fabio Zinelli
"Semicerchio", XXVIII,
2003.
""La memoria di una piccola
nazione non è più corta di quella di una grande
nazione: ciò nonostante, lavora con maggior profondità
il materiale esistente", osservò Kafka nel suo
Diario. Quello che vale per la letteratura di un ebreo vivendo
a Praga alla fine del XIXo secolo, serve, paradossalmente,
per capire la poesia di una giovane poeta svizzera all'inizio
del XXIo secolo: in Sorelle di fieno, Prisca Agustoni capta
la voce delle sue conterranee che, quasi cent'anni or sono,
abbandonarono la regione del Ticino per un esilio involontario
in terre più prospere, dall'altra parte della valle.
Risuona nelle poesie il discorso di questa "piccola nazione",
isola di lingua e cultura italiana in una Svizzera in cui
le culture predominanti si esprimono in tedesco o francese.
In realtà, è questa situazione di inferiorità
economica che forzava le "sorelle di fieno" ad attraversare
il Passo del San Gottardo in direzione ai conventi dall'altra
parte delle Alpi - viaggio che significava abbandonare non
solamente la famiglia ed il proprio luogo d'origine, ma anche
il dialetto natale, poi sostuito a forza dalla lingua tedesca.
In queste poesie, construite sotto forma di memoria d'altrui,
Prisca Agustoni ascolta e ricrea le voci delle donne che attraversarono
le diverse sponde di questa vita e che, sul confine della
terza sponda del fiume, cucciono i ricordi vissuti nella gioventù
con i ricordi sognati o immaginati [...]".
Eliana Lourenço
"Memória alheia",
Belo Horizonte, n° 88, ottobre 2002.
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Poesie |
LA OTRA YO
Crece el musgo sobre tus párpados.
Y se detiene el anochecer
alrededor de tus miedos.
No se sabe nada del hogar
ni de tus incansables muertes,
mientras caen estrellas
en tu acuario.
*
Dejadme ser esencial,
sin ojos absolutos.
Vestiré mis labios con velludo
y rezaré junto a los hipocampos
igual ola persistente.
***
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L'ALTRA IO
Cresce il muschio sulle tue palpebre.
E si trattiene il rabbuiarsi
attorno alle tue paure.
Non si sa nulla della casa
e nemmeno delle tue instancabili morti,
mentre cadono le stelle
nel tuo acquario.
*
Lasciatemi che sia essenziale,
senza occhi assoluti.
Vestiró le mie labbra con velluto
e pregheró asssieme agli ippocampi,
come onda persistente.
***
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COMPAÑÍA
la caligrafía desnuda el cuerpo
a pesar de su ausencia
antes del regreso
los asaltos constantes
y manos proscritas
al deseo
escondrijo donde esperan
los amantes
***
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COMPAGNIA
la calligrafia desnuda il corpo
nonostante la sua assenza
prima del ritorno
i ripetuti assalti
e mani proscritte
al desiderio
nascondiglio dove aspettano
gli amanti
***
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SERTÃO
p/ Zé Araújo
Los héroes tienen hambre
y las hormigas se abren
beatitudes en el estómago
el dragón alegórico
con manos de doncella
la loca de la esquina
se lo sabe todo de memoria,
el Sertão con sus fantasmas
un rostro femenino
que son todas
las ofrendas sin agua,
todos en la tierna mañana
de mártires y de santos.
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SERTÃO
p/ Zé Araújo
Gli eroi hanno fame
e le formiche si aprono
beatitudini nello stomaco
il drago allegorico
con mani di fanciulla
la pazza all'angolo
lo conosce tutto di memoria,
il Sertão con i suoi fantasmi
un viso femminile
che sono tutte
le offerte senz'acqua,
tutti nel tenero mattino
di martiri e di santi.
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(Poesie tratte dal libro Días
emigrantes y otros poemas)
Page créée le 1.08.98
Dernière mise à jour le 15.07.08
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