Una sera
Non trabocca di strade la piazza, ma pare
raccolta e quasi schiva – qui attorno
si dipana il disordine, si radunano
passanti e tracciano i percorsi d'una vita,
stramba statistica anomalia.
E chiede la piazza – a me, a noi –
a quale richiamo vibri la memoria
e la pelle resusciti, alba incessante
e primordiale, per sfiorare i luoghi
amati, forse vissuti, forse
sfuggiti alla geografia ordinata
del tempo scandito: tanto da sembrare
alito di deserti, rimasugli
d'orizzonte.
Questo starsene soli, così improvviso,
che ci trattiene come un vuoto presagio, cos'è?
Dov'è? In quale campo di erbe, in quali tempi
s'è dileguato? Ne restano – ma non a consolarci –
ancora leggeri grovigli, niente più forse
che scioglilingua infantili.
(da Fabio Contestabile, Spazi e tempi, Lecce, Manni, 2011)
Page créée le 15.12.11
Dernière mise à jour le 15.12.11
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