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Edizioni Casagrande

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Prossime pubblicazioni

Max Frisch / Frammenti di un terzo diario
Collana «Scrittori»
anno 2011 - pp.224 - ISBN 9788877135803

"Io mi lascio guidare dalle esperienze che faccio. Però non riesco a risolverle in concetti, e per questo mi servo della narrazione".

Nell'agosto 2009 le pagine culturali dei giornali di lingua tedesca annunciavano il ritrovamento di un diario inedito di Max Frisch. La notizia era tanto più sensazionale in quanto per Max Frisch quella del diario è sempre stata, sin dai Fogli dal tascapane (1939), una forma letteraria privilegiata, a mezzo tra la narrazione (non solo autobiografica) e la riflessione sulla propria epoca e la condizione umana in generale.
Uscito da Suhrkamp – l'editore storico di Frisch – nel 2010, il libro è ora proposto per la prima volta in traduzione italiana e costituisce un invito a riscoprire uno dei più grandi scrittori del secondo Novecento europeo, ma anche a riflettere su argomenti che, apparentemente rimossi per qualche decennio, si ripresentano a noi in tutta la loro drammatica attualità: la logica coercitiva del potere, la minaccia atomica (non più solo di origine militare), la totale sfiducia nei confronti della classe politica e il senso di impotenza e smarrimento che ne consegue. A questi temi si aggiungono quelli più personali della vecchiaia, della sofferenza e della morte (attraverso la narrazione degli ultimi mesi di vita dell'amico Peter Noll), ma anche dell'amore, perché il diario, redatto negli anni 1982-83 e ambientato tra New York, una valle del Cantone Ticino e la città natale di Zurigo, è anche la cronaca di una delle numerose relazioni sentimentali che segnarono la vita di Frisch, quelle tormentate "storie di donne" che furono in molti, all'epoca, a rimproverargli.

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Didier Ruef / Recycle
Collana «Altre pubblicazioni»
anno 2011 - pp.320 - ISBN 9788877135797

È da vent'anni che Didier Ruef percorre il pianeta per indagare con la sua macchina fotografica la questione dei rifiuti e del loro smaltimento o riciclaggio. In Svizzera, in Cina, nel Kazakistan, negli Stati Uniti, nella Repubblica di Nauru o in Iraq, Didier Ruef ha fotografato situazioni in cui l'umanità si svela attraverso i rifiuti che essa stessa produce e di cui si trova a gestire – o a subire – le conseguenze, non di rado tragiche.

Per secoli se non millenni l'uomo ha riusato e valorizzato i residui delle proprie attività. Le nostre società dell'opulenza, invece, alimentano la produzione di beni di consumo senza curarsi dell'integrazione dei residui, divenuti a loro volta materia prima di un industria dedicata alla loro eliminazione. I rifiuti vengono sì rimossi dai nostri sguardi, ma cosa succede, di fatto, fuori dal nostro campo visivo?
Un grande e sentito réportage composto da più di duecento immagini che, meglio di tanti richiami formali alla protezione dell'ambiente, muovono alla presa di coscienza e all'azione, nel rispetto degli altri, delle generazioni future e, in definitiva, di noi stessi.

Testi di Didier Ruef, Matthieu Ricard, Jean-Michel Cousteau, Bertrand Charrier

Edizione bilingue italiano-tedesco

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Riviste Viceversa 5 letteratura

Il sorprendente abbecedario di Giorgio Orelli, i viaggi colorati di Angelika Overath, la veemenza e la delicatezza di Gaston Cherpillod, l'attenzione ai piccoli gesti di Claudia Quadri, la realtà quotidiana di Ernst Burren, la scrittura luminosa di Catherine Safonoff. E poi le traduzioni di Prisca Agustoni, Vahé Godel, Irma Wehrli e le prose inedite di Anna Ruchat, Philippe Rahmy, Oscar Peer, Charles Lewinsky. Infine, l'annata letteraria svizzera 2010: le pubblicazioni e i principali avvenimenti dell'anno recensiti da un gruppo plurilingue di esperti.

La letteratura svizzera è in costante movimento: sfonda barriere, viaggia libera, si nutre di curiosità. E non smette di pulsare.

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Novità 2011

Marco Schnyder / Famiglie e potere - Il ceto dirigente di Lugano e Mendrisio tra Sei e Settecento
Collana «Itinerari»
anno 2011 - pp.408 - ISBN 9788877135926

Il libro di Marco Schnyder, nutrito da ricerche nuove e sostenuto da un ampio lavoro di sintesi sulla società suddita dei baliaggi subalpini, colma un vuoto della storiografia e ne fa un'opera estremamente preziosa per chi si interessa di società di montagna e, più in generale, di storia del potere (dalla prefazione di Laurence Fontaine).

È di Giovanni Battista Riva (1646-1729) – figlio di Antonio, speziale e borghese di Lugano –  il volto severo ritratto in copertina. Giovanni Battista è protagonista di un'ascesa sociale di rilievo che si concretizza e si manifesta nella costituzione di un ingente patrimonio fondiario, in un'intensa pratica creditizia e clientelare, nell'accesso alle più importanti magistrature in patria e nell'acquisizione di prestigiosi titoli all'estero. Nel 1691 è accolto nell'esclusivo patriziato di Lucerna, nel 1698 è creato conte dal duca Farnese di Parma e nel 1721 acquista la signoria di Mauensee, nella campagna lucernese. Il percorso di Giovanni Battista è notevole, eccezionale per il prestigio raggiunto, ma anche rappresentativo, per dinamiche e aspirazioni, degli orizzonti di un notabile di rango dei borghi di Lugano e Mendrisio in epoca moderna.
I baliaggi di Lugano e Mendrisio – territori sudditi degli Svizzeri dall'inizio del Cinquecento alla fine del Settecento – situati sull'importante asse di transito nord-sud del San Gottardo, sono una regione periferica, ma non marginale, caratterizzata da una situazione di frontiera e di appartenenze multiple: politica (giurisdizione temporale svizzera), ecclesiastica (diocesi di Como e Milano), linguistico-culturale-religiosa (popolazione italofona cattolica dipendente da un sovrano germanofono, sia cattolico che riformato) e geografica (tra la pianura padana e le Alpi). Un contesto geopolitico che dà forma al potere: la chiave del successo è "essere qualcuno ovunque".
In una sorta di vasta biografia collettiva del ceto dirigente di Lugano e Mendrisio, Famiglie e potere guida il lettore nei vicoli dei borghi e nelle campagne, spalancando virtualmente le porte delle dimore signorili e degli edifici pubblici del tempo. Il potere è così affrontato in tutte le sue dimensioni – politica, economica, sociale, religiosa e culturale – per coglierne la natura, la rappresentazione e l'esercizio nella quotidianità. In sintonia con la storiografia della postmodernità l'autore diffida di letture rigidamente dicotomiche ed inserisce i rapporti di potere in configurazioni relazionali fondate sulla negoziazione e la mediazione. Questa indagine di ampio respiro, travalicante i secoli e le frontiere, contribuisce a rinnovare il panorama storiografico svizzero, gettando nuova luce non solo sulla società dei baliaggi e sul funzionamento dell'Antica Confederazione elvetica, ma anche sulla natura del potere nell'Europa moderna.

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Meret Bissegger / La mia cucina con le piante selvatiche - Riconoscere, raccogliere e cucinare le erbe spontanee
Collana «Altre pubblicazioni»
anno 2011 - pp.320 - ISBN 9788877135780

L'attesissimo ricettario di Meret Bissegger, la maga delle erbe selvatiche.

Meret Bissegger è una delle cuoche più note e apprezzate della Svizzera italiana, pioniera della cucina biologica e da tempo attiva nel movimento Slow Food. La sua passione per le piante selvatiche commestibili, nata circa trent'anni fa, la rende oggi una delle maggiori esperte del campo.

Il libro propone 130 semplici e squisite ricette con erbe spontanee, che spaziano dall'aperitivo al dolce. Delle oltre 60 piante esaminate, ampiamente illustrate dalle belle fotografie di Hans-Peter Siffert, vengono descritti l'habitat e i "segni particolari" che ne permettono il riconoscimento. Per ogni erba si danno inoltre indicazioni sul modo più idoneo di raccoglierla.

Ricettario insolito, strumento prezioso che va a completare molti manuali di botanica e di erboristeria, il libro di Meret Bissegger è rivolto non solo a chi voglia conoscere il mondo delle erbe spontanee, ma anche a chi ritiene che un'alimentazione variegata a base di prodotti naturali, biologici e regionali sia una componente essenziale per uno stile di vita sano e rispettoso della natura.

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Markus Werner / Enrico l'egiziano
Collana «Scrittori».
anno 2011 - pp.192 - ISBN 9788877135933

"Sono approdato qui nudo. E siccome nessuno mi conosceva, ero un Nessuno, libero quindi di essere quasi tutto o almeno di sembrarlo, libero anche di spacciarmi per ciò che non ero, ma che mio padre voleva io fossi".

Questa è la storia di un uomo dell'Ottocento e della sua vita spezzata in due: da una parte la Svizzera, con i suoi costumi e la sua tradizione protestante, dall'altra l'Egitto negli anni della costruzione del canale di Suez. Due paesi, due donne, due famiglie.
Cosa c'è nel mezzo? Quali segreti nasconde la vita di questo contemporaneo di Gottfried Keller, l'autore del grande romanzo di formazione Enrico il verde?
È ciò che vorrebbe sapere, oggi, il narratore di questo Enrico l'egiziano, trisnipote di quel Heinrich Bluntschli di cui la sua famiglia va tanto fiera, sulla scorta di pochi aneddoti e di un ritratto a olio di dubbia attribuzione.
Di fatto, le notizie su Heinrich Bluntschli sono lacunose e contraddittorie, puzzano di leggenda, ma trovano alcuni riscontri proprio laddove non ce lo si aspetterebbe.
Passando da un archivio all'altro e ritornando sui luoghi della vera o presunta vita del suo antenato, confidando nelle voci e nelle visioni offertegli dalla propria immaginazione, il narratore ci coinvolge in un'esperienza di archeologia familiare in cui la malinconia si alterna a momenti di pura ilarità, grazie a quello humour tanto pacato quanto infallibile che i lettori di Markus Werner ben conoscono.
Che cosa rimane, della vita di una persona, dopo un secolo e mezzo? Forse solo un'immagine conservata nel cervello di una novantaduenne che vive in un paese straniero difficile da capire, un'immagine sufficiente, tuttavia, per riallacciare il filo di una storia e dare un senso alle "tribolazioni" di più generazioni di discendenti.

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Raffaella Castagnola / Finestre sulla Svizzera - Quaderni di Poesit 4
Collana «Ricerca e formazione»
anno 2011 - pp.80 - ISBN 9788877135834

I saggi qui raccolti intendono offrire una panoramica della produzione poetica svizzera di lingua italiana in grado di andare al di là delle voci individuali.

Finestre sulla Svizzera, affiancando differenti metodologie, cerca di far emergere le parole e le idee che caratterizzano la poesia della Svizzera italiana per individuare affinità tematiche e stilistiche anche tra poeti di generazioni diverse, ipotizzare "parentele" letterarie, rimarcare analogie e peculiarità. È così possibile tracciare e descrivere una sorta di "sillabario" della poesia nella Svizzera italiana, un repertorio di "parole chiave" da collegare ad autori e testi. 

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Page créée le 10.05.11
Dernière mise à jour le 10.05.11

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