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Giornalismo e poesia?

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Bernard Comment, Le colloque des bustes

Tra gli scrittori e gli intellettuali romandi, ce n’è più d’uno che afferma con fierezza: "non l’ho letto, ma che schifo!". E se per questo Le colloque des bustes (traducibile come "il congresso dei busti" giacchè con un convegno e non con una conversazione si ha a che fare) fumiga allegro un po’ di zolfo, non si può dire che non sia fatto a bella posta: prima ancora di trovare il romanzo nelle librerie, in un’intervista al prestigioso Art Press, Comment dichiarava che "siccome niente e nessuno ci obbliga, in fin dei conti, a pubblicare, meglio vale provocare un piccolo sisma".

E il piccolo terremoto da moralista moderno, in effetti il libro lo contiene: basterebbe riassumerlo: in un mondo in cui i torsi umani - nati così o divenuti tali - sono il dernier cris dei collezionisti d’arte contemporanea (un’arte che cerca appunto il sisma e l’evenemenzialità), una società informatica ne raccoglie un buon gruppo, su un plateau televisivo, per sfruttarli ulteriormente, nella pubblicizzazione di un prodotto di trascrizione elettronica del parlato

Narrata in prima persona da uno dei busti umani, non senza una sorta di distaccata ironia, la vicenda si conclude su un orgasmo-morte, nel rapporto erotico tra l’avvenente e sensibile infermiera che se ne occupa e il protagonista: "il mondo è diventato improbabile: non posso saltare, non posso baciare nessuno, eppure continuo a viverci dentro".

I temi sollevati, come si vede, sono molti, e Comment li abborda con la consueta nonchalance, con un piglio sicuro da narratore che sa immergerci in un atmosfera da ultimo Fellini che ci tiene incollati al libro dalla prima all’ultima pagina. Certo, quella di Comment è solo una maniera raffinata e superficiale di sfiorare i temi, i grandi temi in forma di choc, che la vicenda gli offre. Ben si capisce che lo scrittore non va qui fino in fondo ai suoi fantasmi e non giustifica il racconto con un’inquietudine personale. Costruisce insomma una satira, di gustoso svolgimento e d’un moralismo quasi paternalistico. Un prodotto letterario, nonostante le apprenze, tutt’altro che indigesto e corrosivo

Bernard Comment, Le colloque des bustes, Paris, Christian Bourgois éditeur, 2000, pp. 138.

 

Page créée le 09.10.01
Dernière mise à jour le 09.10.01

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