Gilbert Salem, Le Puzzle amoureux
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Costruito come una serie di ritratti di amici,
a cui lautore rende omaggio, forgiando così
una propria immagine di uomo dal "cuore grande
come una piazza" (Barbara), questo terzo
libro di Gilbert Salem lascia dubbiosi. Era tanto
che non leggevamo unopera così imbarazzante.
E come per tutti i libri imbarazzanti - in cui
lautore fa il bucato della sua anima davanti
ai nostri occhi - questo Puzzle amoroso ci sembra
un pochino ricattatorio
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Stavolare le proprie budella, come
direbbero gli svizzero tedeschi, è un esercizio che
è difficile da criticare, perché si rischia
sempre di essere irrispettosi con la persona che scrive, la
quale cerca inevitabilmente di accorciare la distanza tra
luomo e lo scrittore. Ma pure qui lo scrittore è
molto presente, anzi si mette in scena potentemente. Mette
in scena i particolari più intimi - ad esempio la propria
impotenza sessuale raccontata come se fosse larra di
un più acuto sentire - e lo fa sulla scorta del pensiero
di San Paolo, cui Salem rende omaggio a conclusione del suo
libro: "è là dove sono più debole
che sono più forte", direbbe appunto san Paolo.
Ma questa debolezza viene illustrata
facendo ricorso a una pleiade di santi nomi: da San Francesco
e a San Giovanni, da unoscura figura di educatore storpio
della propria infanzia iraniana fino al ricordo dellamico
morto, la cui agonia era stata al centro del precedente romanzo.
Si arriva così al paradosso della messin scena
di se stesso scrivente, in preda ai dolori del parto artistico
e consolato da un Jacques Chessex che sembra sceso da qualche
Parnaso intoccabile. Per finire, Salem si confessa "sposo
di Cristo" in un gioco di camuffamento tra auto-disprezzo
e giustificazione della propria bassezza.
Costruito per capitoli che hanno troppo
spesso il fiato corto della divagazione, questo Puzzle amoroso
apre talvolta sprazzi di poesia in questo gioco al massacro
dellautobiografia duomo in nome dell autobiografia
di scrittore. Ma vi si percepisce un tentativo di volare insieme
ai grandi padri maledetti, che resta preda più di Edipo
che dello splendente Icaro.
Gilbert Salem, Le Puzzle amoureux, Orbe,
Bernard Campiche Editeur, 2000, pp. 184.
Page créée le 09.10.01
Dernière mise à jour le 09.10.01
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