CESARE LUCCHINI Del cantare e del parlare in pittura
SLAVKO MIHALIC Conoscevo Ofelia , sei poesie
Traduzione di Dubravko Pušek
MATTIA CAVADINI Come arriva il vento... , dodici poesie
LEOPOLDO LONATI Ornamento dell'oro , dieci poesie
NANNI CAGNONE Maestro delle proprie mani
PHILIPPE RAHMY Solitudine pubblica Traduzione di Monica Pavani
VERCORS Il cavallo e la morte Traduzione di Marco Stracquadaini
Una poesia di Slavko Mihalić
Uomini
Non vanno a capo chino.
Non si contorcono le mani e non invocano santi.
Siedono in piccoli caffè
e, sorridendo, silenziosamente bevono il tè.
Profondi gli abissi nei loro occhi.
Qui luccica il coltello, cantano le teste recise,
la bomba della sfera terrestre vola nel petto del cielo.
Mescolando lievemente lo zucchero nel tè
mordicchiando pagnotte calde
spalmate di burro e miele
e solo leggermente li avvolge il vento caldo
che all'incrocio lussa la gamba.
Dall'alto li osserva, vigile, il sole
e con mani robuste rade la barba d'oro.
Traduzione di Dubravko Pušek
Testo tratto da "Viola", n. 6, marzo 2009, p. 27.
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Dubravko Puek
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Svizzera
Page créée le 08.09.09
Dernière mise à jour le 08.09.09