È negli ambiti intermedi che accadono gli eventi più importanti: le metodologie si mettono alla prova, le teorie si riformulano, gli psicoanalisti si interrogano. E gli scacchi della terapia diventano incentivi a pensare, cercare, provare (Silvia Vegetti Finzi)
Nella Statuina di Meissen e il mandala, Giuliana Pelli-Grandini raccontava in modo dettagliato e scientificamente documentato il percorso psicoterapeutico di una bambina di sei anni che aveva vissuto una drammatica situazione di abbandono nei primi mesi della sua vita. Con questo nuovo libro, l’autrice prosegue il suo lavoro di ricerca raccogliendo e mettendo a confronto i momenti cruciali (di trasformazione, di svelamento) di dieci diversi percorsi terapeutici.
La mummia bambina si compone infatti di dieci Atti unici che sono nel contempo dei casi clinici e delle fiabe poetiche, delle pagine di diario e delle azioni teatrali. Come scrive Silvia Vegetti Finzi nella prefazione, i libri di Giuliana Pelli-Grandini si collocano “tra corpo e parola, gesto e linguaggio, psicomotricità e psicoanalisi, metodologia scientifica e creatività artistica”. Ed è proprio il coraggio di rompere gli schemi a rendere i suoi libri così speciali. Giuliana Pelli Grandini, La Mummia bambina. Atti unici. Piccole storie di ombre infantili, Bellinzona, Ed. Casagrande, 2004, pp.81. |