Poème
Debout sur les braises
nous empoignions autrefois les flammes
comme des hampes
nos poumons jubilaient
aux rigueurs de l'inspiration
nos bouches happaient les aromates
nous marchions dans le pierrier vrai des étoiles
l'eau détenait la transparence
qui donne sa forme à l'élan du nageur
nos yeux inventaient les cimaises
où les mots s'exposeraient
l'air chauffait
des éprouvettes métaphysiques
nous faisions cuire des mélanges hardis
Extrait de : Théodolite précédé
de Les soupirs de la sainte et les cris de la fée
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Poche Suisse: le voci di Pache e Tâche
Dopo Giorgio Orelli e Felix Philip Ingold, la collezione Poche Poesie ritorna su due grandi nomi della letteratura svizzero romanda. Siamo alla tredicesima e quattordicesima tappa di questo viaggio tra i poeti svizzeri, che dal 1995 i due editori di Empreintes - Alain Rochat e François Rossel - affrontano con coraggio con volumetti bianchi, tascabili e a basso costo, ma sempre arricchiti da introduzioni e bibliografie esaustive.
Jean Pache è scoparso lanno scorso e la sua riproposta è un dovuto omaggio a uno dei pochi poeti che abbiano osato cantare in modo vivo e non calvinista la gioia del corpo, su queste rive lemaniche. Il suo volume si apre con Les soupirs de la sainte et les cris de la fée, vero e proprio canto erotico duna nitidezza e ricchezza indomabile. Segue unopera maggiore di Pache, Théodolite, testimonie di un versante più sperimentale e caleidoscopico di questo poeta, ben definito dalle parole dintroduzione di Roger Francillon La parola poetica è qui una traiettoria obliqua, le parole in libertà tessono tra loro legami nuovi, per tentare di strappare al mondo il suo segreto impenetrabile.
Con segreti impenetrabili si ha pure a che fare, affrontando il secondo volume, che contiene tre raccolte distinte di Pierre-Alain Tâche: Linhabité del 1980, Poésie est son nom del 1985 e Celle qui rêgne à Carona del 1994, arricchita questultima di una seconda parte inedita. La poesia di Tâche è al contempo ermetica e barocca, musicale ed apocalittica, ricca di riferimenti colti e talvolta bulimica, non senza riferimenti rimbaldiani, come apparirà chiaro da una breve citazione: Vi scrivo da un luogo senza fuoco / lombra gli offre un volto / a quel che minterroga / gli costruisce un calco di sabbia / ove io possa fondermi intiero / un giorno / se, per caso, osando / fuggo la paglia della mia sedia.
Pierre Lepori
Radio Svizzera Italiana Rete2
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