retour à la rubrique
retour page d'accueil


Federico Hindermann
L'occhio s'imperla. Ventisette mottetti, con testi di Raffaella Castagnola,
Maurizio Chiaruttini. Pietro De Marchi, Franco Facchini, Enrico Lombardi, Giorgio Orelli, Giovanni Orelli, Matteo M. Pedroni, Antonella Pilotto,
Dubravko Pušek, Fabio Pusterla e Antonio Rossi, immagini di Luca Mengoni, Edizioni AF, 2011.

4ème - Recensione, di Roberta Deambrosi - -
En bref et en français
- Kurz und deutsch

Télécharger la page en PDF

Retrouvez également Federico Hindermann dans nos pages consacrées aux auteurs de Suisse

  Federico Hindermann / L'occhio s'imperla

Federico Hindermann / L'occhio s'imperlaArricchito dalle illustrazioni di Luca Mengoni, L'occhio s'imperla è un piccolo, importante libro che raccoglie ventisette nuovi mottetti di Federico Hindermann e gli omaggi in forma di poesia, traduzioni, brevi prose, ricordi, scritti augurali di alcune personalità della letteratura italofona, tra cui Giorgio e Giovanni Orelli, Fabio Pusterla e Dubravko Pušek. A testimoniare l'impronta discreta ma decisiva che Hindermann – giornalista, docente universitario, editore, traduttore, oltre che voce fondamentale della poesia svizzera in lingua italiana – ha impresso e continua ad imprimere a novant'anni compiuti. (rd)

Federico Hindermann, L'occhio s'imperla. Ventisette mottetti, Edizioni AF, 2011

 

  Recensione, di Roberta Deambrosi

In breve in italiano - Kurz und deutsch

Federico Hindermann, novant'anni compiuti lo scorso 27 luglio, da quasi quattro decenni ci regala una poesia forte, vertiginosa, complessa nella sua lingua sempre esatta e profonda – ogni parola un mondo – , tanto che non si può non continuare, irretiti, a leggerla e rileggerla (dalla sezione Versi recenti, in Poesie. 1978-2001, Verona, Valdonega, 2002, p. 263):

Firmamento

Firmamento, ferragosto,
che luci sbisciano in fila, che festa
da che girarrosto lassù meraviglia
anche noi sordi, nella notte soli
con le averle in foia, i becchi
a chi piglia, piglia per strozzar le prede,
sugli stecchi fissarle, le mosche,
i topolini, le nostre pupille in perle
di pianto e verrà l'inverno
e la carestia; chi or ora vede nei voli
ciò che torna, non torna di stelle
e dell'eterno
la scia di gioia.

Rileggere dunque la produzione di un poeta mai sazio del proprio cercare, per ritrovare motivi miracolosamente incastonati nella forma prediletta da Hindermann negli ultimi anni: il mottetto, nel solco delle precedenti raccolte (da Mottetti per stornellatori, in Perché dobbiam morire Margherita?, Bellinzona, Sottoscala, 2002, a Cerchi di luce, Lugano, Opera Nuova, 2010). Ecco il primo dei ventisette raccolti nel libro augurale, da cui anche il titolo:

L'occhio s'imperla,
ride o piange non sai, lo sogni
che si lamenta o grida l'averla?

Il volume lascia trasparire, innanzitutto attraverso gli essenziali componimenti – recentissimi: una riproduzione del foglietto manoscritto di uno dei mottetti riporta la data dell'11.06.11 – come Hindermann, fedele alla sua discrezione e modestia, sveli solo poco a poco la portata della sua scrittura e del suo operato in campo letterario, alle orecchie ben tese di «noi creature sul chi vive» (p. 75). I contributi che accompagnano la raccolta, oltre al loro carattere d'omaggio, portano sicuri spunti al lettore che voglia scoprire o riscoprire questo fondamentale autore.
Seppur quasi sconosciuta al di fuori dei confini elvetici, quella di Federico Hindermann è una delle voci poetiche più importanti nella Svizzera italofona: così è stata definita da più parti. E da più parti è stata indicata come una delle più colte, impressionante per i suoi rimandi e le fonti che sono quelle di un letterato a tutto tondo: abituato allo stare a cavallo fra più lingue, Hindermann è stato giornalista letterario presso testate germanofone, traduttore dall'italiano e dal francese verso il tedesco, lettore a Oxford, professore di letterature comparate a Erlangen e infine direttore della prestigiosa casa editrice zurighese Manesse.

Roberta Deambrosi

 

  Dossier RSI


Segnaliamo l'interessante dossier preparato e messo in linea dalla RSI «I 90 anni di Hindermann. Insegnamento, editoria, traduzione e poesia», che oltre a riproporre filmati e audio d'archivio, presenta una breve intervista del poeta registrata qualche giorno prima del compleanno ad Aarau, e l'augurio-lettura di Giorgio Orelli, registrato a Prato Leventina il 23 agosto scorso. (rd)

 

  En bref

 

En bref en français

L'occhio s'imperla est un petit livre important qui rassemble 27 nouveaux motets de Federico Hindermann ainsi que des poèmes, des traductions, des proses brèves, des évocations et des hommages de 12 personnalités de la littérature italophone, dont Giorgio et Giovanni Orelli, Fabio Pusterla et Dubravko Pušek. Leurs témoignages viennent refléter l'éventail des engagements dans le monde littéraire, culturel et scientifique de l'auteur. Enrichi des illustrations de Luca Mengoni, l'ouvrage réaffirme la marque discrète mais décisive qu'Hindermann – voix fondamentale de la poésie suisse de langue italienne – a laissé et continue de laisser dans sa quatre-vingt-dixième année.
(rd, traduction de db)

***

Kurz und deutsch

L'occhio s'imperla ist ein kleiner, wichtiger Band, der 27 neue Motteten von Federico Hindermann versammelt sowie Hommagen in Form von Gedichten, Übersetzungen, Kurzprosa, Erinnerungen und Geburtstagswünschen aus der Feder von 12 bedeutenden Persönlichkeiten der italienischsprachigen Literatur, unter anderem von Giorgio Orelli, Fabio Pusterla und Dubravko Pušek. Sie alle widerspiegeln das breitgefächerte Engagement und Tätigkeitsfeld von Federico Hindermann, der als Journalist, Verleger, Universitätsprofessor und Übersetzer aktiv war. Der mit Illustrationen von Luca Mengoni ausgestattete Band bestätigt die diskrete, aber bestimmte Spur, die Federico Hindermann - eine der wesentlichen Stimmen der Lyrik der Italienischen Schweiz - hinterlassen hat und in seinem neunzigsten Lebensjahr immer noch hinterlässt.
(rd, traduction de ja)

 

Page créée le: 15.09.11
Dernière mise à jour le: 15.09.11

© "Le Culturactif Suisse" - "Le Service de Presse Suisse"