Pierre Lepori
Biografia
- Biblio - Traduzioni
- Qualunque sia il nome - Vento
- Grisù - Alberto Canetta - Quel que soit le nom - Luci
dinverno (inedito)
Biografia |
Pierre Lepori (1968), vit à Lausanne, où il occupe le poste de correspondant culturel pour la Radio Suisse Italienne. Après des études en Lettres à l'université de Florence et Sienne, il a obtenu un doctorat ès Theaterwissenschaft à l'Université de Berne; il a dirigé la rédaction italienne du Dictionnaire du théâtre en Suisse (Chronos, Zurich, 2005). Il est traducteur (Laederach, Roud, Ponti), auteur de poésie (Prix Schiller 2004) et d'un roman (Grisù , 2007). Il a été rédacteur des revues Feuxcroisés et Viceversa Littérature (2006-2010) et fondateur de Hétérographe, revue des homolittératures ou pas:
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Pierre Lepori (1968), si è laureato in Lettere a Siena (con una tesi su Melodramma e melodrammatico nel Visconti neo-realista ) e ha conseguito un dottorato in Storia del Teatro all'Università di Berna ( Il teatro della/nella Svizzera italiana 1932-87, Premio Migros 2005 ). Vive a Losanna, dove è corrispondente per i programmi culturali della RSI. Ha diretto la redazione italiana del Dizionario Teatrale Svizzero (Zurigo, Chronos, 2005). E' traduttore (Laederach, Roud, Ponti), autore di poesia (Prix Schiller 2004) e narrativa ( Grisù , 2007). E' stato redattore delle riviste Feuxcroisés e Viceversa Letteratura e fondatore di Hétérographe, revue des homolittératures ou pas: |
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Photo © Anne-Hélène Darbellay. |
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Bibliographie
/ Bibliografia |
Canto oscuro e politico, in Poesia italiana Settimo quaderno collettivo, a.c. di Franco Buffoni, Milano, Marcos y Marcos, 2001, pp. 131-165 |
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Qualunque sia il nome, introduzione di Fabio Pusterla, Bellinzona, Casagrande, 2003.
Prix Schiller 2004, 121 pp. |
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Vento, introduzione di Stefano Raimondi, Faloppio, LietoColle Libri, 2004, 24 pp. |
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Das Gewicht eines gewendeten Blattes - Il peso di un foglio girato Gegenwartslyrik im Grenzraum Schweiz Italien , Zürich, Limmat Verlag, 2004, pp. 210-231. |
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Grisù, romanzo, Bellinzona, Casagrande, 2007. |
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Alberto Canetta. La traversata del teatro , introduzione di Paolo Di Stefano, DVD a cura delle Teche RTSI, Basel-Bellinzona, Editions Kultur Verlag/Casagrande, 2007 . |
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Il teatro nella Svizzera italiana: la generazione dei registi (1932-1987) , Bellinzona, Casagrande, 2008. |
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Verso Nord, composizioni di Mauro Mantegazza (eseguite con Patrizia Mantegazza, contralto), Viganello, alla chiara fonte, 2009. |
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Di Rabbia / De Rage, versione francese di Mathilde Vischer, intervento artistico di Andrea Gabutti, Bellinzona, Sottoscala, 2009. |
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Qualunque sia il nome - Quel que soit le nom, traduit de l’italien par Mathilde Vischer, préface de Fabio Pusterla, édition bilingue : italien – français, éditions d’en bas, CTL, SPS. |
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Strade bianche , Novara, Interlinea, à paraître. |
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Sexualité - Sexualität - Sessualità, Éditions d'en bas, Verlag die brotsuppe, Edizioni Casagrande, 2011 |
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Traduzioni |
Anne Lou-Steininger,
Il teatro delle mosche, Lausanne, SSA, 1999. |
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Julien Burri,
La punizione, Idra R, Milano, Marcos
y Marcos, 2000. |
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Monique Laederach,
Voci sparse
dombra, Milano, Marcos y Marcos, 2004 |
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Gustave Roud,
Requiem e altre prose poetiche, Novara, Interlinea,
2006 |
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Grisélidis Réal, Morte di una puttana: due lettere e due poesie , ""Viola" 3, settembre 2007, pp. 5-17. |
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Claude Ponti, Catalogo dei genitori per bambini che vogliono cambiarli, Milano, Babalibri, 2009. |
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Qualunque
sia il nome |
Il lettore non può,
e non deve, cercare di trasformare gli elementi
del dramma in una storia compiuta: ciò
che resta di quella storia sono emblemi assoluti,
materiali primari, come l'acqua e il fuoco, la
Madre e il Padre, la roccia e il grido. Talvolta,
in alcuni testi, la realtà quotidiana,
tangibile, sembrerà prendere il sopravvento,
come avviene negli speculari Mattinale e Sera,
e ancora in Fine della corsa: ma sarà
solo per denunciare l'insufficienza di quella
realtà, il suo tramutarsi in misero fondale,
subito strappato da un'inquietudine più
antica, più enigmatica e perturbante. Più
spesso, tuttavia, anche il paesaggio e gli ambienti
sono dislocati in un altrove irriconoscibile:
interni familiari, anonime vali, montagne, nebbia,
sassi, fiumi torbidi. E bambini, soprattutto bambini:
schiacciati dal peso di ciò che è
incoprensibile perché innominato, e dunque
inaffrontabile.
Fabio Pusterla (estratto
dallintroduzione)
Pierre Lepori, Qualunque sia
il nome, Bellinzona, Casagrande, 2003.
- Gilberto Isella, "Giornale del Popolo", 9 dicembre 2003
- Mattia Cavadini, "Bloc notes", 49, giugno 2004
- Rassegna stampa
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Grisù |
ISBN 978-88-7713-480-6
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Samuel ha ventitré anni, è in prigione, ha appiccato sette incendi: gira in tondo nella sua cella e osserva la neve che cade incessantemente, risponde alle domande degli psicologi, degli avvocati. Nel suo passato, un vuoto di parole e le ragioni come un muro bianco. Fuori c'è Carlo che, dopo aver perso tutto in uno degli incendi, inizia a scrivere a Samuel lunghe lettere, vorrebbe capire il suo gesto ma finisce per raccontargli la propria vita, forse intravedendo in lui il figlio che non ha saputo accettare e di cui ora inizia a sentire la mancanza. Mentre il mondo si mostra attraverso le sue catastrofi - eruzioni, cicloni, gli incendi - tra chi brucia e chi è bruciato si instaura un dialogo che, tra silenzi e improvvise accelerazioni, coinvolge il lettore in una struggente riflessione sull'omosessualità, la colpa e il perdono.
- Rassegna stampa
- Intervista radiofonica (Libramente rtsi)
Pierre Lepori, Grisù, Bellinzona, Casagrande, 2007.
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Vento |
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) Con una voce salda e sconcertante queste poesie innescano con il lettore un'immediata empatia dialogica, inquietamente invasa da un linguaggio carnale, concreto e, al contempo, teso e lirico. In dieci stanze corali, l'autore ci conduce attraverso il regno dell'atroce perdita, nella constatazione di un chiara necessità di riscatto e di pareggio con i baudelairiani (da notare l'esergo iniziale) morti, anch'essi mai deprivati dai "grandi dolori". (
) Vento è un canto doloroso e crudele, un soliloquiare in comune con il mondo. Ma è anche un tentativo estremo di condivisione di fantasmi riaffioranti che chiedono spazio e luoghi per essere visti e cacciati. È la complicità che il poeta ci domanda in quanto lettori/fratelli. Un atto duro e violento di responsabilità di fronte a parole tolte per verità dalla chiacchiera e per autenticità dalla mestizia del senso.
Dall'introduzione di Stefano Raimondi
Pierre Lepori, Vento, introduzione di Stefano Raimondi, Faloppio, LietoColle Libri, 2004,
(edizione a tiratura limitata). |
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ISBN 88-7848-089-4 |
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Alberto Canetta |
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Da Renzo Ricci a Jerzy Grotowski, da Pulcinella al Teatro Povero: questa è la traversata teatrale compiuta da Alberto Canetta (1924-87). Alberto Canetta, attore e regista, dopo la gavetta milanese approda nella Svizzera Italiana, dove sarà impegnato nella compagnia di Prosa radiofonica per trent'anni. Accanto a questa attività, tenta a più riprese di fondare formazioni indipendenti: dal sogno di un teatro stabile per la città di Lugano (1960-67), all'impegno sperimentale con un gruppo di studenti (1970-82), fino ad approdare a un minuscolo spazio sotterraneo nel Palazzo dei Congressi di Lugano (il Teatro la Maschera, nato nel 1984), Canetta attraversa - in una posizione provinciale ma nient'affatto di ripiego estetico - le tappe fondanti del teatro novecentesco, sempre più attratto dalle utopie del Terzo Teatro eppure fedele all'artigianato attoriale e alla preminenza del testo. A vent'anni dalla scomparsa, questo saggio analizza la carriera e l'estetica di Canetta, uomo di teatro irrequieto e idealista, a cui si devono alcune opere di assoluto valore.
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Questa ricerca - promossa dalla Società Svizzera di Studi Teatrali (SGTK/SST) di Basilea - è il volume n. 68 della collana Schweizertheaterbücher (Annuari del teatro svizzero) ed è corredata da un DVD - a cura delle Teche RTSI - contenente radiodrammi originali e filmati d'epoca.
- Manuela Camponovo, “Giornale del Popolo, 29 settembre 2007
- Dibattito pubblico su Alberto Canetta (rtsi, 29 settembre 2007)
Pierre Lepori, Alberto Canetta. La traversata del teatro, introduzione di Paolo Di Stefano, DVD a cura delle Teche RTSI, Basel/Bellinzona, Editions Theaterkultur Verlag / Casagrande, 2007.
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Qualunque sia il nome - Quel que soit le nom |
Ce recueil compact et intense de poésie raconte l'histoire d'une révolte contre le silence et la falsification des affects. Une histoire qui commence il y a longtemps sous la forme d'un dialogue avec les générations passées et qui assume, dans la deuxième partie du volume, une dimension chorale, presque politique dans l'urgence de ses revendications. Une histoire dramatique, mais aussi libératoire, créative, comme chaque révolte qui réussit se mesurer et à battre son propre ennemi : un ennemi qui, grâce aux liens de sang, se trouve en soi. Alors la révolte doit tenir compte de la recherche d'un langage en mesure de donner un nom à chaque chose, «quelle que soit la chose / et quel que soit le nom» (en exergue le vers de Margherita Guidacci). La poésie de Pierre Lepori se ressource dans les fibres psychologiques et sociales qui relient les « choses » au monde extérieur et à l'expérience vécue.
- Préface de Fabio Pusterla - Trois poèmes
- Critique dans « Le Matricule des Anges » (juillet-août 2010)
- Critique dans « Poezibao » ( septembre 2010)
Qualunque sia il nome - Quel que soit le nom, traduit de l’italien par Mathilde Vischer, préface de Fabio Pusterla, édition bilingue : italien – français, éditions d’en bas, CTL, SPS. |
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Inedito |
Page créée le 26.11.03
Dernière mise à jour le
17.06.11
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