Sono sempre stato affezionato alle
antologie scolastiche: sicure dei propri giudizi di valore,
perentorie nelle affermazioni, ho sempre provato per loro
più tenerezza che disappunto. Questa predilezione
si è fatta più viva con l'avanzare dell'età
e ho avuto voglia di mettermici anch'io: ecco il risultato.
Questo personale florilegio di testi somma i difetti generalmente
attribuiti ai libri di tal fatta: opera una selezione
discutibile, non ha nulla di sistematico, e cede alla
tentazione di travestirsi da almanacco stagionale. Vi
trovererete dodici testi di autori sia celebri che dimenticati
o misconosciuti, tutti legati alla Svizzera romanda, di
generi ed epoche diverse. Nei concisi saggi che precedono
ogni brano, ho cercato di controbilanciare l'arbitrarietà
delle scelte, dettagliando le ragioni che mi hanno spinto
a compierle; forse sapranno convincervi. Se allora, nello
scorrere dei mesi e delle ricorrenze del calendario, le
mie frequentazioni letterarie diverranno le vostre, uno
dei miei scopi primi (farvele scoprire) sarà raggiunto.
In uno slancio smodato di ottimismo, mi sono scoperto
a immaginare che forse proseguirete la vostra esplorazione
nell'opera di questi scrittori: ecco perché ho
fatto seguire, a fine volume, una nota bio-bibliografica
utile agli scolari più diligenti
Un'antologia, "consigli di lettura":
questo titolo cela un progetto pedagogico?
E' vero, ho avuto questa intenzione:
in effetti da qualche anno disponiamo di una "Storia
della letteratura in Svizzera Romanda" (4 voll., Ed.
Payot), un manuale affidabile e utile. Ma ho potuto costatare
in diverse occasioni che per gli studenti romandi - e ancor
più per quelli delle università straniere
- il contatto diretto con i testi resta problematico, addirittura
aleatorio. In questo senso, ho immaginato che un'antologia
potesse colmare una lacuna. Ho tenuto conto, allestendola,
delle esperienze di insegnamento in Francia e in Portogallo,
e del fatto che le opere degli autori romandi sono di difficile
reperibilità
Si tratta dunque di un'opera unicamente
a fini pedagogici?
Non proprio: l'aspetto pedagogico
è uno dei molti motivi che mi hanno invogliato, spero
sia evidente alla lettura! C'è stata anche una voglia,
più soggettiva, di condividere qualche mio entusiasmo
letterario, in un campo volutamente circoscritto (se mi
sono limitato ad autori romandi, non significa affatto che
si tratti delle mie sole letture!). Volevo inoltre mostrare
quel che mi sembra evidente - anche se non tutti vogliono
crederlo - cioè che nella letteratura "di prossimità"
abbiamo la fortuna di trovare voci molto diverse, opere
appassionanti, testi che sono invecchiati benissimo. E dietro
questa convinzione si nasconde pure una speranza : quella
di risvegliare la curiostià dei lettori, di stimolarli
a scoprire le opere di cui offro qualche assaggio, spingendoli
magari a scoprire altri libri degli stessi autori.
Nell'antologia si nota una prevalenza
di autori del Novecento
Ho limitato la mia scelta a
dodici scrittori, non è stato facile
è
stata una scelta parziale e di parte. Uno dei criteri su
cui mi sono basato, al di là della rappresentatività
storica - impossibile da garantirsi con semplici estratti
- è stato il fatto che i testi antologizzati fossero
poi facilmente reperibili nella loro interezza. Questa scelta
è parte essenziale del progetto: il lettore deve
poter proseguire, procurarsi facilmente le opere di cui
parlo (ho scelto dunque testi con edizioni moderne, disponibili
in formato tascabile). E' vero, ci sono molti autori novecenteschi
: ma questo sottolinea soprattutto la ricchezza della nostra
letteratura del XX secolo. E si può sempre pensare
a un secondo volume di "Lectures conseillées"
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